lunedì 11 luglio 2016

Ciao, mi chiamo...

Il mio nome?
Mamma.
Ho smesso di chiamarmi Francesca nel momento in cui ho visto Teo per la prima volta.
Quel giorno siamo nati insieme: lui come figlio, io come mamma. L'esperienza più forte e più mistica che abbia mai vissuto.

Mi sono spogliata di tutto ciò che ero e che conoscevo ed ho iniziato un nuovo percorso.




Prima:
  • curavo la mia crescita personale, leggevo libri, mi alzavo alle 5 di mattina per fare yoga e stavo bene tutto il giorno
  • mangiavo sano, tutto bio, possibilmente vegan o a limite vegetariano. Niente bollicine, niente merendine, no zucchero bianco, no farina bianca. Facevo il pane e la pizza con la mia pasta madre fatta da me, facevo gli arrosticini con il seitan fatto da me 
  • andavo dai contadini al mercato a comprare verdura a km 0
  • curavo il make up, l'abbigliamento e la postura 
  • mi fermavo lungo la strada a scattare fotografie
  • mi facevo il sapone e le creme

Adesso
  • mi sveglio la mattina già stressata 
  • corro per fare qualsiasi cosa: prepararmi, portare Teo all'asilo, il lavoro, il pranzo, fare la spesa, di nuovo il lavoro, poi a casa, la cena, falli mangiare, assicurati che siano lavati, la nanna. 
  • le pulizie? mi ci vuole un giorno di ferie e nessuno deve stare a casa.
  • cucinare torte pizze e leccornie? ci pensa la suocera.
  • il fitness? coooosa??? non dite parolacce.

Prima di diventare mamma avevo un'idea di come volevo essere. Volevo essere una mamma che non alza mai la voce, una mamma sempre con il sorriso, una mamma green, una mamma informissima e atletica. Una mamma Yeah!

Adesso sono una mamma che alza la voce, un tantino stanca, sono una mamma che si veste senza stirare i vestiti, una mamma che si sente in colpa se le scappa una sculacciata sul culetto. Sono una mamma che pensa "Non voglio nessuno a casa mia prima di 5 o 6 anni".

Ma sono anche una mamma che dorme con i propri figli e la trova la cosa più bella del mondo, una che mangia con il piatto in mano mentre il figlio fa la cacca, una che fa i suoi bisogni mentre il figlio gioca a truccarsi e non ha paura di farlo uscire con lo smalto perchè, se gli piace, Lui può portare anche lo smalto.

Loro, Teo e Alessandro, sono il mio pane quotidiano! Quello che mi sazia e mi fa stare bene.

Loro sono il mio sangue e la purezza dell'Amore che provo ogni giorno non potrà mai cambiarlo nessuno.

Prima che arrivassero non sapevo se ero in grado di fare la mamma, ora che lo sono mi sembra di non essere mai stata altro in vita mia! Questa è la mia vocazione. Non sono quella che mi immaginavo, ma sono una mamma vera, autentica e spontanea.

Sono una donna e una mamma imperfetta perchè è così che va il mondo. Perchè questo è reale, non il film che mi era fatta in testa.

Adesso l'ho capito. 

Adesso sono felice di essere una Mamma Imperfetta.


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